Integrazione sociale e valorizzazione dell’ambiente sono i due punti cardine dei campi di volontariato di Legambiente. Di campo in campo, il lavoro si declina poi secondo vari temi: il consumo di suolo, il rischio idrogeologico, l’agricoltura, i reati ambientali, la tutela della biodiversità e i cambiamenti climatici. Un posto importante nelle iniziative e nella logica dei campi è riservato anche alle politiche di accoglienza dei migranti, in nome di un’inclusione che riteniamo doverosa e necessaria e per la quale la manutenzione del territorio si rivela una preziosa occasione.
Prendersi cura dell’ambiente insieme, anche solo per periodi limitati è infatti una preziosa occasione per conoscersi e fare comunità, per condividere un senso di appartenenza.
I campi propongono attività all’aperto e lavori, incontri con i residenti e momenti di formazione. Ci sono campi in Italia e campi all’estero, al mare e in campagna, nelle aree protette o nei piccoli borghi montani, campi per ragazzi sotto ai 18 anni, campi per nuclei familiari nonni compresi.
Le mete sono luoghi di grande rilevanza ambientale. L’Arcipelago toscano, il Cilento, Lampedusa, Ustica, solo per citarne alcune. Ci sono poi i piccoli borghi montani e una grande scelta di destinazioni oltre i confini nazionali per chi vuole mettersi in gioco in un contesto internazionale e occuparsi del sociale a stretto contatto con le comunità locali.
Ovunque si lavora in squadra, compatti, per un risultato che sarà motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Ognuno spenderà le sue migliori energie per tutelare ecosistemi unici, proteggere specie a rischio, aiutare i territori a migliorare il rapporto con l’ambiente. Ognuno tornerà a casa con la consapevolezza che dedicarsi alla cura del bene comune fa bene, sarà un’esperienza impareggiabile e coinvolgente che lascierà il segno e la voglia di impegnarsi per costruire un mondo migliore.