AgriCulture per una città sostenibile

La sfida climatica è sempre più al centro dell’attenzione di tutti ed è necessario diffonderne sempre più
consapevolezza per moltiplicare stili di vita sostenibili, ma anche per dare nuovi strumenti al volontario utili a
suggerire alla classe politica come ridisegnare le nostre città per migliorare la
qualità della vita dei cittadini. Oggi diverse città stanno cominciando a scoprire che i parchi e le aree verdi in
generale possono contribuire in modo significativo al miglioramento della qualità della vita e della sicurezza
urbana, soprattutto quando vengono adeguatamente integrati nella dinamica sociale e culturale dei quartieri,
come ad esempio nel caso in cui le stesse comunità volontariamente se ne prendono cura e li migliorano.
Il volontariato in questo scenario riacquista un ruolo molto importante e di protagonismo soprattutto per quanto riguarda un fenomeno che si sta diffondendo in moltissime città come la cura di spazi verdi da parte di cittadini e associazioni che decidono di “adottare” spazi che altrimenti sarebbero abbandonati e potrebbero diventare luoghi ricettacolo di sversamento di rifiuti o, nel caso id aree vaste, vedersi trasformare in lottizzazioni edilizie, centri commerciali e/o parcheggi, continuando a riempire la città di cemento. Come in tante parti della Campania, anche a Napoli sono già diffuse esperienze del genere e la stessa collina di San Laise ne è un conclamato esempio.

Le attività previste dal progetto “AgriCulture per una città sostenibile”  saranno in grado non solo di creare alleanze di cittadini che acquisiranno maggiori consapevolezze grazie ai monitoraggi di citizen science che fotograferanno concretamente lo stato di salute del verde urbano della città e censiranno il verde scolastico e la cura e la manutenzione a esso dedicato.
Non solo ma si occuperanno, attraverso la partecipazione a campagne di pulizia e piantumazione, di
partecipare e dare il proprio contributo alla cura degli spazi pubblici. Gli studenti parteciperanno ad un
percorso di educazione ambientale prendendo parte attiva a 6 laboratori, in classe, presso gli orti di San
Laise, partecipando alle campagne di Legambiente. Gli ortolani, affidatari degli orti urbani e opportunamente formati all’agricoltura amica dell’ambiente, si occuperanno di una manutenzione giornaliera
dello spazio grazie alla coltivazione di piccoli orti. Tutte le attività previste saranno in grado di migliorare la
situazione collettiva in base alle informazioni diffuse nel post monitoraggio, alla cura del volontariato di spazi
pubblici e aperti a tutti, nella conservazione e tutela di aree urbane destinate a fruizione pubblica come per
la collina di San Laise, l’educazione al rispetto degli spazi rivolta ai giovani ragazzi delle scuole del quartiere.
Il progetto nel complessivo gioverà ai destinatari diretti e in generali alle micro e macro comunità
(municipalità e quartiere) che ne incroceranno le attività.

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