Ci arrivano le prime segnalazioni di guanti e di mascherine chirurgiche monouso abbandonati per strada soprattutto nelle vicinanze dei supermercati. Questi atteggiamenti incivili oltre ad essere dannosi per l’ambiente sono rischiosi per la diffusione del virus.

Appare, dunque, importante far partire quanto prima una campagna di informazione e sensibilizzazione per il giusto smaltimento di questi presidi anti infezione.

In previsione di una fase 2 con la riapertura di piccole e medie aziende, di alcuni uffici facciamo appello al senso civico e alla responsabilità dei cittadini ma soprattutto è importante far partire una campagna di informazione e sensibilizzazione seguendo le indicazioni diffuse dall’ Istituto Superiore di Sanità (Iss) dove viene specificato come smaltire i presidi anti infezione quali mascherine e guanti.

Questi articoli sono tutti da conferire nella raccolta indifferenziata. È bene avvolgere questi rifiuti in due o tre sacchetti, per essere sicuri che niente fuoriesca, e chiuderli bene. Per chiudere il sacchetto è bene usare dei guanti monouso, che poi andranno in un altro sacchetto che andrà sempre nella raccolta indifferenziata. Ricordiamo che i dispositivi sanitari sono molto resistenti e potrebbero impiegare decine di anni per decomporsi se abbandonati nell’ambiente, come accade per le buste di plastica più spesse o i flaconi di liquidi più resistenti. Responsabilizzare e informare i cittadini per combattere maleducazione e inciviltà è fondamentale.  Dobbiamo assolutamente evitare di ritrovarci, in autunno, quando riprenderemo le nostre campagne ambientali, a dover liberare piazze strade e giardini da distese di guanti e mascherine oltre ai soliti rifiuti in plastica.