«Continuare su questa strada, nella Terra dei fuochi la straordinarietà deve diventare ordinarietà. La risposta dello Stato accanto all’impegno della società civile, in ogni loro articolazione, stanno dando i primi frutti. La strada è ancora lunga e sono necessarie risposte concrete dalla politica, a partire dalla vergognosa storia del risanamento dei territori dove su circa 2000 siti contaminati nella Terra dei Fuochi per circa il 74% nessuna attività di bonifica è stata svolta, solo per 0,8% sono stati svolti o sono in corso gli interventi di bonifica».
Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania commenta il sequestro di nove aziende e trenta tonnellate di amianto nei comuni della Terra dei fuochi.
Una luce di speranza in una fotografia che mantiene tinte fosche: secondo ultimo rapporto Ecomafia di Legambiente sono in aumento i reati contestati nella gestione dei rifiuti, dove la Campania si conferma maglia nera a livello nazionale, con 936 le infrazioni accertate con una crescita di quasi il 50% rispetto anno precedente, con 1.151 le persone tra denunciate e arrestate (+83%), e con 463 sequestri. La classifica regionale vede la provincia di Napoli maglia nera, prima a livello nazionale, con 388 infrazioni, 559 persone tra denunciate e arrestate e 303 sequestri.