Pendolaria 2018

Il dossier di Legambiente sul trasporto ferroviario italiano: 5,6 milioni di persone al giorno si spostano in treno e in metropolitana ma le opere necessarie ai pendolari sono senza risorse. Aumentano le differenze tra le Regioni

 

Il trasporto ferroviario è un po’ lo specchio del Paese e delle sue contraddizioni, con segnali di straordinaria innovazione e regioni dove, invece, il degrado del servizio costringe centinaia di migliaia di persone a rinunciare a prendere il treno per spostarsi.

Per i circa 308.484 mila pendolari campani che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare o a studiare la condizione del trasporto pubblico è sempre più insostenibile. Con risultati inevitabili. Dal 2011 ad oggi il calo dei pendolari è stato vertiginoso, passando dai 467.000 utenti a 308.484 (mentre negli ultimi anni il trend nazionale è per fortuna in risalita): in pratica un crollo del 34%. In termini pratici sono oltre 158mila i pendolari che hanno abbandonato il trasporto pubblico (buona parte riguarda la Circumvesuviana, a causa di tagli e del degrado del servizio) per i mezzi privati, che significa una stima prudente di oltre 79mila automobili che in sette anni sono ritornate a circolare sulle nostre strade, con più ingorghi e più smog.

In Campania – sottolinea Legambiente – dal 2010 ad oggi sono stati effettuati tagli complessivi al servizio dell’8%, mentre c’è stato un aumento delle tariffe del 48%. La Regione Campania investe ancora troppo poco per potenziare il servizio e comprare treni: la spesa nel 2017 per i pendolari è di 121,76 milioni di euro tra servizi e materiale rotabile, pari ad un totale dello 0,69% del bilancio regionale. Una spesa del tutto inadeguata perché ancora non sufficiente ad eliminare i gravi problemi che affliggono molte delle linee pendolari.

Inoltre, in Campania continua ad aumentare l’età media dei treni, nonostante segnali di investimento e dei primi inserimenti di nuovi convogli nel corso degli ultimi mesi. Complessivamente – in Campania sono 370 i treni in servizio sulla rete regionale, con una età media dei convogli in circolazione sulla rete regionale di 19,8 anni, con il 65,6 % dei treni con più di 15 anni di età. Non diversa la situazione a Napoli dove sono 81 i treni metropolitani con un’ètà media del materiale rotabile di 19,8 anni; il 77,8% dei treni ha, invece, più di 15 anni. Sono 42 i tram che circolano nel capoluogo napoletano con una età media di 19,5 anni con ben il 57,7% dei tram con più di 15 anni. Nel capoluogo napoletano sono 74milioni i passeggeri annui che utilizzano la metropolitana, cifre basse rispetto i 496 milioni annui di Milano ed i 310 milioni di Roma.

 

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